20 Luglio 2011
L’Associazione dei dirigenti della Rai (ADRai) comunica di avere chiesto al Presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza un intervento forte per affrontare e risolvere il nodo della natura giuridica dell’Azienda che rischia di essere il cappio che porrà fine all’esistenza stessa della Rai.
Le polemiche che da più parti stanno in queste ore gettando benzina sul fuoco ci fanno capire che pochi hanno percepito la gravità del momento; è il tempo del coraggio e della responsabilità, ed i dirigenti della Rai non possono più fare sconti a nessuno: non al Direttore Generale, con il quale si è comunque avviato un percorso di confronto attraverso l’imminente apertura di un tavolo permanente sui temi prioritari ( in particolare sulla nuova organizzazione aziendale); non al CdA, che tra esternazioni ed iniziative tragicomiche per l’immagine dei vertici Rai rischia di non trovare il necessario equilibrio; non alla politica tutta, che con grande ipocrisia continua a strumentalizzare a proprio uso e consumo le difficoltà della Rai.
L'associazione dei dirigenti Rai richiama i propri Vertici ad affrontare le vere emergenze che rischiano di minarne le residue possibilita' di sopravvivenza: la qualificazione giuridica ripristinando le condizioni che consentano al servizio pubblico di operare sul mercato senza eccessive ed ingiustificate asimmetrie rispetto agli altri operatori, il problema generale del finanziamento pubblico, l'accentuata caduta del fatturato pubblicitario abnormemente piu' ampia del mercato, la crisi degli ascolti.
L’ADRai si riserva di assumere tutte le iniziative necessarie, anche legali, contro chiunque ponga in essere comportamenti o atti ostili verso la Rai e invita tutti i dipendenti e le associazioni di categoria a stringersi intorno all’Azienda, anche mettendo da parte gli interessi dei singoli, nel supremo interesse della sopravvivenza del Servizio Pubblico.